Taxi Francia CGIL

Francia – mobilitazioni nazionali: il 26 gennaio insieme! I tassisti esigono la soppressione definitiva del Noleggio con conducente VTC M1

Traduzione da testo Francese ((Link sito Taxis CGT))

01/06/2016 mobilitazioni nazionali: 26 gennaio insieme!
emotionheaderDato il mancato rispetto degli impegni assunti dal governo e viste le derive registrate da tutti i sindacati del CFP / Loti (predoni che fanno razzia e occupazione delle strade pubbliche; persone che con adescamento, trasportano passeggeri con vetture meno di 10 posti – categoria M1 -tramite l’uso di App LOTI, HEETCHi) comunichiamo tutte le iniziative intraprese a Parigi e nelle province dai taxisti giustamente indignati.

La STM (Marsiglia) ha lanciato la data di Martedì, 26 Gennaio 2016, a tutte le organizzazioni sindacali dei taxi che sono invitate a riunirsi per coordinare la mobilitazione nazionale, che avrà inizio il 26 gennaio, al fine di fermare la distruzione della nostra attività.  Molte città in Francia hanno già aderito al movimento (Lille, Bordeaux) e i nostri colleghi spagnoli (già presenti a giugno) di cui avremo l’onore della loro presenza a Parigi. Speriamo che i francesi sappiano che i taxi resteranno a casa! Un grande ringraziamento anche al membro Gérard Filoche che ci ha onorato con la sua presenza e il supporto durante questa iniziativa. I taxisti sono stati pazienti fino ad ora, ma ora non possono più sopportare l’insopportabile!

Di fronte l’incapacità dello Stato di attuare e far rispettare i valori e le leggi della Repubblica Francese sul territorio nazionale, le organizzazioni professionali dei taxi (AFT, CFDT, CGT, CSAT, CTP, LMTS, UNTP, Taxi Francia, SUD)  chiedendo al governo la soppressione definitiva di Trasporto con conducente M1 (VTC) per il trasporto di persone di meno di dieci posti come stabilito nella legge quadro LOTI.

In effetti, per molti anni, i taxisti hanno lanciato l’allarme sulla situazione di anarchia che oggi prevale nel trasporto persone. I governi che si sono succeduti non hanno mai preso sul serio l’emergenza sociale in cui si trovano i tassisti e i dipendenti, le imprese e gli artigiani da decenni. Le misure adottate da questi governi hanno solo promosso l’agonia di una professione che ha ancora dimostrato nel corso della storia il suo grande ruolo nell’integrazione sociale di migliaia di lavoratori e la vera funzione complementare e integrativa ad altri servizi di trasporto pubblici.

Oggi, i conducenti di taxi al confronto con falsi tassisti (VTC / Loti) che non adempiono alle stesse regole ma che ancora godono degli stessi diritti, crea uno evidente squilibrio e rende la situazione insostenibile e spinge centinaia di tassisti al fallimento. Questo è il risultato dovuto principalmente alle lobbying esercitata a tutti i livelli dello Stato, da parte di alcuni interessi privati ​​delle multinazionali e di speculatori che non hanno scrupoli a distruggere sia i lavoratori, ma anche il sistema sociale francese, rifiutandosi di partecipare a sistema di solidarietà nazionale. E ‘sufficiente osservare le molte dichiarazioni del ministro dell’Economia per scoprire che il governo vuole stravolgere il servizio taxi in Francia a favore di una liberalizzazione incontrollata e una presunta “elasticità del mercato”.  Questo sfruttamento illimitato di tutte le parti interessate al trasporto da parte di alcuni soci che alla fine degradare la qualità del servizio pubblico, distrugge le condizioni di lavoro e, pertanto, la vita di migliaia di autisti e delle loro famiglie.

Il fallimento della legge Thévenoud di ottobre 2014, in gran parte lettera morta, non lascia altra scelta che la rimozione VTC / LOTI (VTC M1) unico modo per tornare a rispetto delle leggi e delle condizioni di uguaglianza consentendo repubblicane lavoro degno. Senza questa scelta, e noi già li stiamo vedendo, i tassisti subiscono notevoli danni, e lo Stato è responsabile, perché dovrebbe garantire l’applicazione della legge. Ogni tassista, a prescindere dal suo status (impiegato, impresa o artigiano) avrà il diritto di chiedere di essere risarcito dei danni, e che i taxi possano continuare a fare i lavoro senza essere umiliato.

Allo stesso modo, e sempre nello spirito di preservare il taxi come dovrebbe essere, vale a dire, una garanzia di sicurezza per i nostri passeggeri in un prezzo equo e trasparente, perché sulla base di prezzi fissi a kilometro imposto dallo Stato, le organizzazioni sindacali chiedono al governo di abbandonare la volontà di imporre un preventivo forfettario nel taxi. Questo sfavorisce sia il consumatore che pagherà più di quanto consumato o l’autista che lavorerà gratuitamente e senza considerare i sacrifici imposti il ​​nostro lavoro (lavoro notturno, domenica e giorno). Anche il Consiglio costituzionale si è espresso nei mesi passati definendo incostituzionale la misura che imporrebbe ad una professione un prezzo forfettario.

E ‘ in queste condizioni che il taxi rimarrà un vero creatore di posti di lavoro, un notevole strumento di integrazione sociale, un unico titolo di trasporto di professionalità senza precedenti, che ogni cittadino, turista può contare in ogni luogo e in ogni momento con la garanzia della tariffa amministrata perché ha un tassametro pubblico.

http://www.cgt-taxis.fr/6-1-2016-mobilisation-g%C3%A9n%C3%A9rale/

06/01/2016 Mobilisations nationales : tous ensemble le 26 janvier !

Au vu du non respect des engagements du gouvernement et des dérives constatés par tous sur le terrain de la part des VTC/LOTI (maraude électronique, occupation de la voie publique, racolage, multiplication des transports de personnes moins de 10 places par le biais de la LOTI, HEETCH, « examen » bidon,…) nous assistons à toutes sortes d’initiatives à Paris comme en province de la part de taxis excédés à juste titre.

Le STM (Marseille) ayant lancé la date du mardi 26 janvier 2016, toutes les organisations professionnelles de taxis ont été invitées à se réunir afin de coordonner une action nationale qui commencera le 26 janvier prochain afin de stopper la destruction de notre métier. Plusieurs villes en France ont déjà rejoint le mouvement (Lille, Bordeaux) et nos collègues espagnols déjà présents en juin nous ferons encore l’honneur de leur présence à Paris. Espérons que cela fasse réfléchir les taxis français qui resteront chez eux ! Un grand merci également au député Gérard FILOCHE qui nous a fait l’honneur de sa présence et de son soutien lors de cette intersyndicale. Les taxis ont fait preuve de patience jusqu’ici mais nous ne pouvons plus supporter l’insupportable !

 

Devant l’incapacité de l’Etat à faire appliquer et respecter les valeurs et les lois de la République sur le territoire national, les organisations professionnelles de taxis (AFT, CFDT, CGT, CSAT, CTP, LMTS, UNTP, Taxis de France, SUD) demandent au gouvernement la suppression pure et simple des Véhicules de Transport avec Chauffeur (VTC) ainsi que du transport de personnes de moins de dix places effectués dans le cadre de la loi LOTI.

 

En effet, depuis de nombreuses années, les taxis tirent la sonnette d’alarme sur la situation d’anarchie qui prévaut aujourd’hui dans le transport de personne. Les gouvernements successifs n’ont jamais pris au sérieux l’état d’urgence social dans lequel se trouve les chauffeurs de taxis salariés, locataires et artisans depuis des dizaines d’années. Les mesures prises par ces gouvernements ont favorisé l’agonie d’une profession qui a pourtant démontré tout au long de l’histoire son formidable rôle d’intégration sociale de milliers de travailleurs et de véritable complément aux autres services publics de transport.

 

Aujourd’hui, la mise en confrontation des chauffeurs de taxis avec des contrefaçons de taxis (VTC/LOTI) qui ne supportent pas les mêmes devoirs que nous mais bénéficient pourtant des mêmes droits crée un déséquilibre et rend la situation intenable et pousse des centaines de chauffeurs de taxis à la faillite. Cela est notamment le résultat d’un lobbying exercé à tous les niveaux de l’Etat par quelques intérêts privés de spéculateurs et de multinationales n’ayant aucun scrupule à détruire à la fois les travailleurs mais aussi le système social français en refusant de participer au système de solidarité nationale. Il suffit de constater les nombreuses déclarations du Ministre de l’Economie pour constater que le gouvernement souhaite rayer le taxi de la carte de France au profit d’une libéralisation sauvage et d’une prétendue “élasticité du marché”. Cette exploitation sans limites de tous les acteurs du transport par quelques actionnaires ne pourra à terme que dégrader la qualité de service au public tout en détruisant les conditions de travail et donc de vies de milliers de chauffeurs et de leurs familles.

 

L’échec de la loi Thévenoud d’octobre 2014, en grande partie inappliquée, ne laisse pas d’autre issue que la suppression des VTC/LOTI, seul moyen de revenir à un respect des lois et à l’égalité républicaine permettant des conditions de travail dignes. Sans cela, et nous le constatons d’ores et déjà, les chauffeurs de taxis subissent un préjudice considérable dont l’Etat, garant de l’application des lois, est responsable. Chaque chauffeur de taxi, indépendamment de son statut (salarié, locataire et artisan) sera alors en droit d’exiger de se faire indemniser pour ce préjudice et pour que les taxis puissent continuer à exercer ce métier sans être spoliés.

 

De même et toujours dans cet esprit de préserver le taxi tel qu’il doit être, c’est-à-dire une garantie de  sécurité pour nos passagers à un tarif juste et transparent car fondé sur la tarification horokilométrique fixée et plafonnée par l’Etat, les organisations professionnelles exigent du gouvernement qu’il abandonne sa volonté d’imposer une tarification forfaitaire dans le taxi. Cette tarification défavorisera à la fois le consommateur qui pourra payer plus que ce qu’il a consommé  ou le chauffeur qui devra travailler gratuitement et sans tenir compte des sacrifices qu’impose notre métier (travail de nuit, dimanche et jour fériés). Le conseil constitutionnel s’est d’ailleurs prononcé  dans les mois précédents sur l’inconstitutionnalité d’une mesure qui imposerait à une profession la tarification forfaitaire.

 

C’est à ces conditions que le taxi restera un véritable créateur d’emploi, un remarquable outil d’intégration social, un transport unique par son dévouement inégalé sur lequel chaque citoyen ou touriste peut compter en tous lieux et en tout moment avec la garantie d’un tarif modéré car public.

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment. Click here to login

Powered by themekiller.com anime4online.com animextoon.com apk4phone.com tengag.com moviekillers.com